lunedì 28 febbraio 2011

Missione oltretevere


"Quante divisioni ha la Chiesa?"
Nella Struttura Delta, tra cui non mancano gli ex comunisti riconvertiti al credo berlusconiano, si ricordano bene la domanda cruciale di Stalin.
Per un governo con nessuna politica, scarsa etica e modesta aritmetica, il recupero del sostegno Vaticano, in questo momento, è fondamentale.

L'operazione è scattata nel weekend, con due mosse inequivoche.
La prima: l'intervento del premier al congresso dei cristiano-riformisti, in cui si auto-condona le nottate selvagge del bunga bunga e annuncia la controffensiva da ateo-devoto, tra "politiche per la famiglia da varare entro la fine della legislatura", diniego assoluto alle adozioni per gay e single e anatema biblico contro la scuola pubblica.

La seconda: ampia intervista al cardinale Bagnasco, presidente della Cei, sul "Giornale" di famiglia, in cui si affrontano i temi del momento, dal Rubygate alle intercettazioni.
Ma senza una sola domanda imbarazzante e una sola risposta urticante: puro ecumenismo ecclesiastico, universale e dunque vaghissimo.

Stile Don Abbondio, dall'una e dall'altra parte.

Non è detto che l'operazione riesca. Ma l'obiettivo è dichiarato. Come scrive lo stesso "Giornale", il Cavaliere "tende una mano alla Chiesa", con un "assist netto a Oltretevere".
Partita difficilissima, nella settimana di chiusura indagini per Nicole Minetti, Emilio Fede e Lele Mora.
m.giannini@repubblica.it
(28 febbraio 2011) © Riproduzione riservata