sabato 13 agosto 2011



Friday 12 august 2011 5 12 /08 /Ago /2011 06:32
ACHAB50. - "I pensierini di Achab50"
"La storia insegna ma non ha scolari"
E' la riedizione della Grande Crisi, quella del 1930, quella che mai più avrebbe potuto ripetersi.Briglia sciolta al potere finanziario, stessi provvedimenti recessivi, stessi errori, stesse vittime.Stesse masse disorientate e manovrabili.
Se vogliamo limitarci all'aspetto economico:"Questo modello di capitalismo non funziona".Certamente è emendabile, ma nessuno sembra aver interesse a farlo.
La dittatura del proletariato implose, si accartocciò su se stessa.
La dittatura delle élites potrebbe avere finale molto più spettacolare e devastante.
Ma chi ha detto che finirà?Non con il mondo in svendita per pochi spiccioli!!
Come sarà il futuro? Come più volte è accaduto, potrebbe ispirarsi alla fantascenza. ****************
Vi è una sorta di congiura mediatica per connotare come pura violenza consumistica gli avvenimenti inglesi.
Chi si occupa di informazione spesso cerca di “mediare”, tra varie posizioni, in questo caso sembra ci si preoccupi piuttosto di esorcizzare fantasmi che turbano l’establishment, del quale i giornalisti fanno comunque parte. **************
Finanza: rivelatore o motore della crisi?
E' autoreferenziale è rapace. Un gestore di hedge fund può guadagnare più di un miliardo di dollari l'anno senza parlare delle grandi banche. Perchè non si parla di regolamentarla? Quella stessa finanza che ha creato la crisi del 2008 e sta deteminando quella attuale? La risposta è semplice: uccidereste la gallina dalle uova d'oro?
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Banche americane
Con l'inizio della crisi il cittadino americano ha versato alle banche una cifra di circa mille miliardi di dollari?? E' possibile se non probabile, che oggi quelle stesse banche giochino al ribasso contro le azioni ed i bond americani. Forse nazionalizzare le banche sarebbe stato uno sbaglio.
Certamente rifinanziarle non è stato un gran affare. ****************
Privatizzazioni
C'è una gran voglia di far accettare agli italiani il fatto i che finalmente le decisioni economiche saranno prese al di fuori del nostro Parlamento e del nostro Governo. Che si attueranno le privatizzazioni dirette e striscianti come sanità e pensioni. L'Europa attuerà quella" rivoluzione liberale" che la maggioranza degli italiani non vuole. E non la vuole perchè a fronte di grandi sacrifici gli esiti sono incerti e il vantaggio di pochi. **********************
Crisi del debito
I recenti avvenimenti dimostrano che siamo: “una Repubblica delle banane” . Il ricatto non è di per se un'azione commendevole, ma di questo si tratta. Se affoghiamo molti ci seguiranno e anche i superstiti non se la passeranno troppo bene. Non prendiamo per oro colato quello che ci vien detto. (Il mondo della finanza non è popolato da "pudibonde verginelle"). Prepariamo un piano di emergenza. Gonfiamo i muscoli e trattiamo!! Sulle modalità di rimborso e sulle misure da adottare, sui loro aspetti recessivi. La nostra sovranità vale ben più di un piatto di lenticchie **************************
Rivoluzione liberale.
Viene alla mente il film 'americano "sesso e potere" versione "finanza". Rappresentazione epica e corale, grande regia, attori di prim'ordine. Personalmente penso che al di là del gioco delle parti tra maggioranza e opposizione, il dado sia comunque tratto. *********************
Ci vuole un referente politico per i lavoratori, per le classi subalterne, un referente che non si lasci invischiare nelle pratiche di sottogoverno. Non che si voglia la "rivoluzione". Si vuole arginare la lotta di classe dei ceti dominanti nei confonti di quelli subalterni. Questo compito il PD, in una ambiguità solo apparente, non ha mai voluto assumerselo. ********************
Berlusconi può essere accreditato di qualunque nefandezza ma non di essere uno
sciocco. La sua ricetta l'ha dondivisa: comprare a piene mani sui ribassi. Non si
può negare che sia un uomo pieno di "risorse".
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La politica va in vacanza.
E se la mossa fosse frutto di calcolo e presupponesse un accordo trasversale?
Lasciare che l’agenda venga imposta dall’Europa cui saremo costretti a chiedere aiuto?
I nostri politici non imporranno nè ulteriore macelleria sociale nè le privatizzaazioni. A fare il lavoro sporco saranno freddi eurocrati senza volto. A noi i sacrifici, a loro (polici e imprenditori) le opportunità di un businness gigantesco!!
Il tutto con il viatico di un accordo tra le parti sociali.
E’ una mossa cinica? E’ la politica, bellezza!! ***************
Crisi economico-finanziaria. Per Confindustria la ricetta è: privatizzare.
I sindacati, per compiacere l'imprenditoria in particolare e la politica in generale stanno lanciando al Governo l'assist delle privatizzazioni.
Il ragionamento è semplice:
- servono risorse,
- le forze imprenditoriali sono disponibili a mobilitare queste risorse e acquistare dallo Stato le partecipazioni residue ( Rai, Eni, Finmeccanica, Sanità e Previdenza (queste ultime in maniera più graduale).
L'operazione comporta due vantaggi:
1) evitare ulteriori tagli del welfare, socialmente devastanti e con effetti depressivi,per quanto concerne l'economia,
2) razionalizzare la gestione degli einti, partendo dall'assunto che "privato è bello".
Che dire?
Se non si riduce la corruzione, presente a tutti i livelli, (e non se ne scorgono i presupposti) questa operazione rischia di essere l'ennesimo papocchio che impoverisce i molti per arricchire i pochi.
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In un paese dove le mafie la fanno da padrone, dove la corruzione dilaga, in cui l'evasione fiscale viene rappresentata come " una legittima autotulela" ci si chiede che cosa non va. Non mi riferisco a documenti prodotti da circoli anarchici, ma alle più recenti relazioni della Corte dei Conti.
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